L’onda d’urto è un’onda acustica ad alta energia che può essere indotta da un generatore di tipo elettroidraulico, elettromagnetico o piezoelettrico.
La terapia con onde d’urto, in medicina, ha una grossa importanza in alcune malattie epatiche e renali (per la distruzione dei calcoli) ma, negli ultimi anni, è stata applicata con buoni risultati anche nell’ambito della fisioterapia e medicina dello sport. In questi ambiti le patologie trattate sono quelle a carico dell’apparato muscolo scheletrico: strutture osteo-tendinee, a livello delle calcificazioni intramuscolari ed a livello delle discontinuità ossee, nelle fratture con mancata saldatura dei monconi ossei.
Oltre alla distinzione delle onde d’urto in base al principio fisico utilizzato per la loro generazione è necessario soffermarsi su un’altra tipologia di “onde d’urto”, di recente diffusione: le onde d’urto radiali (o balistiche).
Nei sistemi ad onde d’urto balistiche l’onda d’urto viene generata mediante uno speciale manipolo a forma di pistola la cui canna è chiusa all’estremità da un tappo metallico contro il quale viene lanciato, mediante aria compressa a 4-5 bar di pressione, un proiettile d’acciaio. Dalla collisione si genera un’onda d’urto che, attraverso il tappo metallico, si diffonde espandendosi radialmente nella cute e nel primo strato sottostante di tessuto.
Rispetto ai principi fisici “classici” utilizzati per la generazione delle onde d’urto (elettroidraulico, elettromagnetico e piezoelettrico), quello balistico non genera onde d’urto focalizzate e pertanto l’energia, non può essere concentrata alla profondità desiderata durante il trattamento, e si disperde radialmente attraverso la cute.